SIAM 1838

L’Ottocentesco palazzo di via Santa Marta 18 ospita da 180 anni SIAM 1838 – Società d’Incoraggiamento d’Arti e Mestieri, così da essere ormai conosciuto come il Palazzo della SIAM. Il suo assetto attuale, a pianta quadrilatera irregolare con più corpi di fabbrica solo apparentemente ortogonali, è dovuto al preesistente lotto Seicentesco e alle necessità pratiche legate alle attività didattiche della SIAM di avere numerose e ampie aule, laboratori, uffici, una biblioteca, l’aula magna, un archivio e addirittura un museo.
Ricostruito tra il 1886 e il 1889 da Francesco Pestagalli e poi da Archimede Sacchi (docente dell’Accademia di Brera e del Politecnico), il palazzo rispecchia nelle forme architettoniche neobramantesche il gusto diffuso nella seconda metà dell’Ottocento nell’ambito dello storicismo lombardo.

Fondata nell’agosto del 1838 su iniziativa della Camera di Commercio di Milano da esponenti degli ambienti economici e culturali lombardi (Heinrich Mylius, Michele Battaglia, Antonio De Kramer, Giulio Curioni e Luigi Magrini), inizia la sua attività quasi 2 anni dopo: il 22 marzo 1841, sotto la presidenza di Heinrich Mylius.
Nata per favorire il perfezionamento tecnico-produttivo delle manifatture lombarde, originariamente esplica la sua attività con l’assegnazione di premi, riconoscimenti e sovvenzioni ad artigiani, capi operai, inventori e operatori economici distintisi per l’introduzione di elementi innovativi nei processi di produzione; appare però subito chiaro che “il miglior modo di favorire l’industria è quello di illuminarla con l’istruzione”, così che la SIAM si dedica all’organizzazione di corsi professionali articolati per settore.

Il primo corso attivato fu quello di Chimica Industriale, al quale seguirono presto quelli di Fisica Industriale, Geometria Meccanica e Tessitura Serica, e in seguito innumerevoli altri. Nel 1863, da una costola della SIAM nasce il Politecnico di Milano; nel 1881 istituisce l’Esposizione Nazionale, che verrà poi chiamata Fiera Campionaria di Milano.
La Galleria dei Benefattori, dove sono conservate lapidi, iscrizioni e sculture dedicate ai fondatori e ai benefattori della Società, e l’Aula Magna. Degno di nota per il suo valore sia simbolico che storico-artistico è il gruppo marmoreo posizionato al termine della Galleria: il monumento ad Antonio De Kramer ed Enrico Mylius realizzato da Pietro Magni nel 1860.

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